[V4V019] Ruggine – Iceberg CD + Poster

10,00

Esaurito

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Descrizione

Cd Digifile tiratura limitata 300 pezzi con posterino.

Ruggine nasce nel 2001 a Narzole, nella provincia di Cuneo. E’ un progetto che si è evoluto ed arricchito notevolmente negli anni grazie a nuove influenze ed esperienze, ma che ha mantenuto una sua identità ed una direzione ben precisa e da sempre ha voluto dare un’impronta personale al proprio lavoro. Quello che è rimasto con il passare del tempo è l’urgenza di estrarre ciò si trova scavando sotto la superficie, quello che si accumula sotto gli strati di pelle e che ha bisogno di essere buttato fuori. Alla visceralità dei testi parlati/urlati in italiano si unisce l’influenza dell’hardcore italiano anni ’90 ed il post-hardcore, mentre la cerebralità del math-rock si fonde con la compattezza del noise. Il risultato è diretto e potente ma allo stesso tempo rabbioso e di forte impatto emotivo, in particolare quando il gruppo si ritrova su un palco durante le esibizioni live. E’ qui che la voce, i due bassi, la chitarra e la batteria riescono ad esprimere il loro maggiore potenziale. Il primo lavoro dei Ruggine è uno split fatto nel 2005 con i Fuh, seguito dalle prime esperienze live in giro per l’Italia quando l’età media del gruppo non raggiungeva ancora i vent’anni. I concerti si intensificano in seguito alla pubblicazione dell’Ep “Ruggine” del 2008 e la band inizia a farsi conoscere all’interno del panorama nazionale. Ma è nel 2010 con “Estrazione Matematica di Cellule”, primo album ufficiale della band, che i Ruggine iniziano a riscuotere un certo interesse nell’ambito del settore musicale underground italiano. Prodotto dalla label torinese Escape From Today e dalla cuneeseCanaleseNoise, “Estrazione Matematica di Cellule” viene accolto positivamente con numerose recensioni da parte di webzine e riviste musicali e l’uscita dell’album è stata accompagnata da esibizioni live sparse in tutta la penisola.

Per il mese di Novembre 2014 è prevista l’uscita del nuovo album “Iceberg” . Un punto di svolta per la maturità raggiunta nella scrittura dei brani e nella stesura dei testi, un lavoro più curato in tutti i suoi aspetti ed ancora più compatto e diretto di quelli precedenti. Registrato in analogico e presa diretta da Massimiliano Moccia presso il Blue Record Studio di Mondovì, mixato presso il Mam Recording Studio di Cavallermaggiore da Massimiliano Moccia e masterizzato da Carl Saff presso il Saff Mastering di Chicago. Con l’uscita di “Iceberg” i Ruggine si preparano alla presentazione dell’album con un tour promozionale in tutta Italia ed in giro per l’Europa.

I Ruggine sono: Simone Rossi – chitarra e voce Paolo Scalabrino – basso Francesco Rossi – basso Davide Olivero – batteria

Un lavoro che dire essenziale e fondamentale è forse troppo ma poco ci manca, perché dopo averlo ascoltato sarà difficile rimanere in piedi sui nostri stessi binari”.  SALAD.DAYS MAGAZINE
 

“Viscerali e ingombrati, con una sezione vocale tra il declamato e l’urlato. Due bassi che si esprimono in piena libertà. Una chitarra che va a ricamare e coprire dove serve e una batteria potente e solida. Tutti insieme ordiscono le trame caotiche dei loro brani…” Dall’intervista di Nicholas David Altea su RUMORE WEB

 
L’essenza dei Ruggine si è forgiata perfettamente e, come dicono loro, “Siamo stati lì/ad aspettare che qualcosa rompesse il silenzio”. Detto fatto”. 7/10 Rumore  n.274 
 
“Attivi dal 2001 (…) i quattro sono pronti per il lancio definitivo” Elena Raugei per Il Mucchio 724
“Quella contenuta in Iceberg resta comunque una musica dal forte impatto emotivo, che difficilmente lascia indifferenti” 7/10 F. Polvani Blow Up
Partire da solide radici affondate nell’hardcore italiano, annaffiarle con le pulsioni postcore e il melting pot tra suoni imbastarditi che rese i Novanta un decennio di transizione a cavallo tra millenni, fare in modo che l’amicizia detti le regole su cui costruire la formazione e riversare nei testi le proprie frustrazioni, speranze, gioie e delusioni...” Michele Giorgi per The New Noise
Megapiega di rotaie che portano dritte a fare nel culo di certo presomalismo punk che non sempre ha qualcosa da dire. C’è il detto, c’è la pacca, c’è che l’hanno ascoltato tutti e io arrivo dopo perchè mi frega di arrivare dopo tutti gli altri anche a dire che suonano come i Drive Like Jehu con i libri di Emidio Clementi sottobraccio che io però non posso chiamare Mimì che del giro buono non mi fotte. Mancano le virgole perchè sono state tirate su a fare crowdsurfing e sono diventate accenti e basta” Bastonate
I Ruggine sono una delle esperienze musicali più forti che ho avuto nell’ultimo anno, tanto che a volte devo trattenere le lacrime mentre li ascolto. Sentite la voce, quando nel pezzo sopra urla “Sono suoni confusi, immagini confuse!”, o quando in Ashur canta “Non cerco difesa per questa discesa/non mi abbandono!/E non mi abbandonerò!”. Sembra di sentire un uomo che fa di tutto per non spezzarsi (…) Una disperazione che sembra assoluta – ma quando guardi da vicino, sotto il martellare da fonderia degli strumenti, trovi più che altro risolutezza, voglia di rimanere in piedi. Mestolate.
La verità, è che Iceberg, per costruzione, tematiche, impatto, e gestione di quegli stilemi che resero grande il nostro paese in questo preciso contesto musicale, rasenta la perfezione…” 5/5 Alessandro Rossi su Rocklab 
Tutto ciò che implode tende ad avere poi un effetto devastante”  Su Just Kids Disco illustrato
Abbandonarsi  nel vortice di mancanza e vuoto creato dai piemontesi Ruggine è una reazione dannatamente spontanea” Angela Sardo per Radiophonica
Un lavoro compatto ed organico che unisce spunti autoriali sempre più raffinati ad una grandissima sinergia nelle meccaniche strumentali, incapaci di concedere anche solo un attimo di tregua…” 7,5/10 – Storia della Musica.
Il serpente muore se non cambia la sua pelle” cantano i Ruggine in “Daphnia” e proprio come una vipera, la band piemontese ha trovato la strada per rinnovarsi pur conservando esternamente un’immagine ben delineata di sé…” 6,5/10 Onda Rock
Due bassi e una chitarra e più o meno tutto ciò che c’è di buono del pesume underground italiano da 15 anni a questa parte. I Ruggine sono una band piemontese, di Narzole, che ha all’attivo due LP in 4 anni. Si muovono lenti anche in Iceberg, quasi a tentare di slegare una matassa infinita, tra ritmiche math che ricordano subito Shellac e Tool e quel grezzume dell’hardcore vero e nostrano. Lo spoken-word del cantante è a mio parere più simile a quello dei compatrioti piemontesi Uochi Toki (si lo so è strano, ma è vero) che a quello di Clemente dei Massimo Volume. Già dopo il primo ascolto vi renderete conto della grandezza di questo disco. W L’ITALIA. Dance Like Shaquelle O’Neille
I Ruggine sono riusciti ad intaccare un album forse meno esplicito e tiroso, ma sicuramente più raffinato e personale di Estrazione Matematica di Cellule, ributtando giù una serie di pezzi che al di là dei pipponi sull’underground e sull’hc sono agitati da una sostanza musicale rara, ben viva e pulsante – ancora una volta: Iceberg”Bjorko Dio
I Ruggine hanno una peculiarità che ad altri manca: assomigliano a se stessi, ogni giorno di più.” Impatto Sonoro

“Un post-hardcore geometrico, ma non cerebrale quello dei Ruggine, molto più di stomaco che di testa, virato verso la costruzione di uno spazio sonoro accidentato e labirintico, in cui la voce di Rossi si muove a spintoni, facendosi spazio tra la coltre di distorsioni”. Tonio Troiani per Fritto Misto

“Iceberg è tutto questo, una montagna sul proprio cammino. Che tu scelga di scalarla o di aggirarla, la fatica e lo sforzo si imperleranno in gocce di sudore sulla fronte, il respiro si farà affannoso, gli arti stanchi e lo sguardo debole”. Music is my Radar

“Prova a guardarti dentro, noti una certa crisi, i nervi sono fragili, emerge un certo trambusto, una certa desolazione se osservi bene ciò che ti circonda. Il ritmo è serrato. Il suono, marcatamente post – hardcore, è fortissimo. Un ironico sorriso e tutto ha inizio”. Priski

“Un album che li pone tra i primi della classe, e con la consapevolezza di poterci stare, tra i primi. Perchè è un album bellissimo, ma che da l’idea che il meglio, i Ruggine, lo devono ancora dare. Ma intanto godiamocelo”. Mola Mola 

“L’attacco ultrasonico sfrutta l’elemento sorpresa vincendo a mani basse. I Ruggine, in giro da più di dieci anni, suonando una sommatoria di chitarre noise multistrato, apparentemente impazzite, ma rimesse in riga dall’implacabile matematicità della sezione ritmica, irrobustita da ben due bassi che riescono a convivere perfettamente senza cannibalizzarsi”. Giuseppe Celano per Extra! Music Magazine

Registrato in analogico da Massimiliano Moccia presso il Blue Record Studio di Mondovì,
Mixato presso il Mam Recording Studio di Cavallermaggiore da Massimiliano Moccia
Masterizzato da Carl Saff presso il Saff Mastering di Chicago.
Prodotto da:
V4V-Records
Sangue Dischi
Canalese Noise
Escape From Today
Vollmer

Informazioni aggiuntive

Peso0,200 kg

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