Descrizione
Cd Digifile tiratura limitata 300 pezzi con posterino.
Ruggine nasce nel 2001 a Narzole, nella provincia di Cuneo. E’ un progetto che si è evoluto ed arricchito notevolmente negli anni grazie a nuove influenze ed esperienze, ma che ha mantenuto una sua identità ed una direzione ben precisa e da sempre ha voluto dare un’impronta personale al proprio lavoro. Quello che è rimasto con il passare del tempo è l’urgenza di estrarre ciò si trova scavando sotto la superficie, quello che si accumula sotto gli strati di pelle e che ha bisogno di essere buttato fuori. Alla visceralità dei testi parlati/urlati in italiano si unisce l’influenza dell’hardcore italiano anni ’90 ed il post-hardcore, mentre la cerebralità del math-rock si fonde con la compattezza del noise. Il risultato è diretto e potente ma allo stesso tempo rabbioso e di forte impatto emotivo, in particolare quando il gruppo si ritrova su un palco durante le esibizioni live. E’ qui che la voce, i due bassi, la chitarra e la batteria riescono ad esprimere il loro maggiore potenziale. Il primo lavoro dei Ruggine è uno split fatto nel 2005 con i Fuh, seguito dalle prime esperienze live in giro per l’Italia quando l’età media del gruppo non raggiungeva ancora i vent’anni. I concerti si intensificano in seguito alla pubblicazione dell’Ep “Ruggine” del 2008 e la band inizia a farsi conoscere all’interno del panorama nazionale. Ma è nel 2010 con “Estrazione Matematica di Cellule”, primo album ufficiale della band, che i Ruggine iniziano a riscuotere un certo interesse nell’ambito del settore musicale underground italiano. Prodotto dalla label torinese Escape From Today e dalla cuneeseCanaleseNoise, “Estrazione Matematica di Cellule” viene accolto positivamente con numerose recensioni da parte di webzine e riviste musicali e l’uscita dell’album è stata accompagnata da esibizioni live sparse in tutta la penisola.
Per il mese di Novembre 2014 è prevista l’uscita del nuovo album “Iceberg” . Un punto di svolta per la maturità raggiunta nella scrittura dei brani e nella stesura dei testi, un lavoro più curato in tutti i suoi aspetti ed ancora più compatto e diretto di quelli precedenti. Registrato in analogico e presa diretta da Massimiliano Moccia presso il Blue Record Studio di Mondovì, mixato presso il Mam Recording Studio di Cavallermaggiore da Massimiliano Moccia e masterizzato da Carl Saff presso il Saff Mastering di Chicago. Con l’uscita di “Iceberg” i Ruggine si preparano alla presentazione dell’album con un tour promozionale in tutta Italia ed in giro per l’Europa.
I Ruggine sono: Simone Rossi – chitarra e voce Paolo Scalabrino – basso Francesco Rossi – basso Davide Olivero – batteria
“Viscerali e ingombrati, con una sezione vocale tra il declamato e l’urlato. Due bassi che si esprimono in piena libertà. Una chitarra che va a ricamare e coprire dove serve e una batteria potente e solida. Tutti insieme ordiscono le trame caotiche dei loro brani…” Dall’intervista di Nicholas David Altea su RUMORE WEB
“Un post-hardcore geometrico, ma non cerebrale quello dei Ruggine, molto più di stomaco che di testa, virato verso la costruzione di uno spazio sonoro accidentato e labirintico, in cui la voce di Rossi si muove a spintoni, facendosi spazio tra la coltre di distorsioni”. Tonio Troiani per Fritto Misto
“Iceberg è tutto questo, una montagna sul proprio cammino. Che tu scelga di scalarla o di aggirarla, la fatica e lo sforzo si imperleranno in gocce di sudore sulla fronte, il respiro si farà affannoso, gli arti stanchi e lo sguardo debole”. Music is my Radar
“Prova a guardarti dentro, noti una certa crisi, i nervi sono fragili, emerge un certo trambusto, una certa desolazione se osservi bene ciò che ti circonda. Il ritmo è serrato. Il suono, marcatamente post – hardcore, è fortissimo. Un ironico sorriso e tutto ha inizio”. Priski
“Un album che li pone tra i primi della classe, e con la consapevolezza di poterci stare, tra i primi. Perchè è un album bellissimo, ma che da l’idea che il meglio, i Ruggine, lo devono ancora dare. Ma intanto godiamocelo”. Mola Mola
“L’attacco ultrasonico sfrutta l’elemento sorpresa vincendo a mani basse. I Ruggine, in giro da più di dieci anni, suonando una sommatoria di chitarre noise multistrato, apparentemente impazzite, ma rimesse in riga dall’implacabile matematicità della sezione ritmica, irrobustita da ben due bassi che riescono a convivere perfettamente senza cannibalizzarsi”. Giuseppe Celano per Extra! Music Magazine
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